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Visualizzazione dei post da febbraio, 2009

Amabili resti - Alice Sebold

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Un argomento forte raccontato in maniera estremamente delicata: Amabili resti vi conquisterà con la sua malinconica tenerezza. Il mio parere in breve È incredibile quanto un libro possa essere tragico e delicato nello stesso tempo. Verso  Amabili resti  ho sempre provato attrazione, per quelle ragioni insondabili che ci indirizzano alla lettura di un'opera in particolare... l'argomento forte, il titolo (Lovely bones, a mio parere reso molto bene in traduzione ), la copertina. Tuttavia, non avevo trovato il coraggio di leggerlo, finora. La vicenda principale è terribile : Susie, una ragazzina quattordicenne, viene violentata e poi uccisa da un vicino di casa. La cosa spiazzante è che tutto è raccontato in prima persona dalla stessa Susie, che ora si trova nel suo Cielo, cioè il posto assegnatole nell'Aldilà. La narrazione, pur essendo coinvolgente emotivamente, non scade mai nel patetico o nello strappalacrime . Susie racconta i suoi ricordi con tenerezza, a vol

Come d'incanto

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Film che segna il ritorno della magia Disney, un ritorno che mescola fiaba e ironia: parodiando sé stessa, l'industria delle favole ha saputo tirare fuori dal cilindro una pellicola brillante, colorata e sognatrice! L'inizio del film, in versione cartoon, riprende tutti gli stereotipi dei cartoni sdolcinati di una volta: la bella principessa canterina, i suoi amici animali, l'attesa del vero amore, il coraggioso principe... finché non interviene la tipica strega cattiva, che per punizione scaraventa la povera principessa Giselle in un luogo dove "Nessuno vive mai felice e contento"... cioè la New York dei giorni d'oggi! Qui Gisele incontrerà Robert, un serio avvocato divorzista che ha ben poco del principe azzurro, ma farà vacillare la sua idea dell'amore... Giselle, con i suoi occhioni ingenui e gli improvvisi scoppi d'entusiasmo, in cui di punto in bianco si mette a cantare, è veramente una protagonista divertente: chi la circonda non riesc

Persi in un buon libro - Jasper Fforde

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Persi in un buon libro : secondo capitolo della saga firmata dall'inglese Jasper Fforde (per leggere il mio parere sul primo, date un'occhiata al post " Il caso Jane Eire "), ancora più scoppiettante, fantasioso e divertente del precedente! Ci troviamo sempre in una Terra parallela in cui la letteratura riveste un ruolo di primaria importanza : la gente si cambia il nome per averlo uguale ai personaggi dei romanzi preferiti, viene coinvolta in risse per accaparrarsi volumi da collezione, custodisce i libri in cassaforte ecc. In questo mondo ci si può addirittura avventurare tra le pagine di un libro, se si ha particolare talento!! La protagonista, Thursday Next , è diventata una celebrità grazie all'impresa narrata nel libro precedente. La perfida corporazione Goliath, però, le gioca un tiro davvero crudele per ricattarla e inoltre qualcun altro comparirà per vendicarsi di un vecchio nemico... per fortuna ci sono i personaggio dei libri ad aiutarla! Next i

101 cose da fare a Milano almeno una volta nella vita - Micol Beltramini

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Per iniziare a parlarvi di  101 cose da fare a Milano almeno una volta nella vita , voglio condividere una citazione dal libro : "...preparatevi a conoscerla, corteggiarla e amarla come una donna, altera ma accessibile, orgogliosa ma di mente aperta, gran lavoratrice, severa, schiva [...] viva di passioni segrete e nascoste". [Nota: per saperne di più sulle cose da fare a Milano dal lato pratico, clicca sulla pagina dedicata  ] 101 cose da fare a Milano almeno una volta nella vita  mi è stato regalato da un milanese DOC, perciò per prima cosa non posso far altro che consigliarlo a tutti i milanesi d'adozione come me ... coloro che per lavoro si sono trovati in questa città, che si sono sentiti dire da famiglia e amici "ma cosa ci vai a fare... è troppo grande, troppo pericolosa, troppo trafficata" ecc.; coloro che devono ambientarsi, farsi le ossa, imparare ad amare una metropoli così piena di contraddizioni. Ma lo consiglio anche ai milanesi d'

Revolutionary Road

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In molte presentazioni ho letto che il tema centrale di questo film è il conformismo, il dramma della giovane coppia che prova ad uscire dalle convenzioni della società borghese anni '50. Io penso, invece, che sia un film sull' incapacità di comunicare : una frase che spesso i personaggi dicono tra loro è "stai zitto", alternato con "non parlare".  I due protagonisti non sfuggono alla regola... litigano selvaggiamente per buona parte della storia, oppure si isolano l'uno dall'altra. Il solo momento in cui vanno d'accordo è quello in cui progettano una sorta di fuga da tutto (da loro stessi?), ma non appena sorgono le prime difficoltà ognuno riprende cocciutamente la propria strada. La scena finale, poi, è l'emblema della negazione del dialogo. Ma lasciando da parte queste elucubrazioni, direi semplicemente che non mi sento di consigliare questo film. Perlomeno, non a chi è molto sensibile e si fa coinvolgere dalle storie raccontate