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Visualizzazione dei post da luglio, 2009

Il magico mondo dei pendolari: la Fata, il Corvo e il Conte

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In questo primo anno di pendolarismo tra Paderno e Milano, ho stretto una bella amicizia con una viaggiatrice , Michela. Esile, grandi occhi di un azzurro chiarissimo, sempre allegri, capelli ramati. Sembra proprio uscita da un libro di racconti sulle fate irlandesi . Ci vediamo ogni mattina e chiacchieriamo ininterrottamente fino all'arrivo. Ma non con tutti i pendolari è così , anzi! Le affinità elettive sono capricciose e consentono di legare solo con pochi eletti , appunto. E così ti accade di vedere una persona ogni giorno, conoscere i suoi orari, i libri che legge ( perché un accessorio fondamentale del pendolare è il libro sotto braccio), il modo di vestire e di camminare, ma non sai come si chiama e che suono abbia la sua voce. Uno di questi "pendolari misteriosi" è il Corvo . Capello nero, mosso e lungo, abiti neri, camminata rigida e impettita. Me lo becco sempre al ritorno, dalla stazione di Cadorna fin davanti a casa. Abita nella palazzina di fianc

Maledetti colleghi - Ed Park

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Disavventure informatiche, ondate di licenziamenti, mail minatorie: in Maledetti colleghi Ed Park racconta con sarcasmo la vita d'ufficio. La storia Un ufficio come tanti, a Manhattan, è travolto da frequenti " ondate di licenziamenti ". I vari colleghi cercano di mantenere le loro scrivanie, andando avanti col tran tran quotidiano : documenti Word "infestati" da anomalie, graffette introvabili, colleghe scollacciate da rimirare, spedizioni per trovare qualcosa di decente durante la pausa pranzo. Col passare del tempo, però, le modalità di licenziamento diventano sempre più arbitrarie ed inquietanti... Commento All'inizio è stato difficile "entrare" in  Maledetti colleghi  : i paragrafi brevi e lo stile impersonale mi rendevano un po' straniante la lettura. Poi, però, l'umorismo di Park mi ha sempre più convinta e mi ha fatto fare parecchie risate. Intelligenti e simpatici i neologismi da ufficio , come "retropromo

La somiglianza - Tana French

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La storia La poliziotta irlandese Cassandra Maddox (detta Cassie) ha alle spalle una brillante carriera come infiltrata: è stata lei, insieme al collega Mackey, ad inventare la falsa identità di Lexie Madison per fingersi studentessa ed indagare su un traffico di droga. Anni dopo quest'indagine, la sua vita viene sconvolta dal ritrovamento di una ragazza morta ... non solo le assomiglia come una goccia d'acqua, ma porta il nome di Lexie Madison! Per fare luce sul caso, Cassie prende i panni della ragazza che si faceva chiamare Lexie . Si ritrova così a vivere in una grande e antica villa immersa nella campagna irlandese, in compagnia di altri quattro studenti, enigmatici e dotati di un misterioso fascino. Commento Uno dei miei sogni è di andare in Irlanda, perciò quando ho visto in biblioteca l'ambientazione di questo romanzo l'ho preso subito! E' un libro che appassiona a poco a poco : l'inizio è un po' lento, perché segue i dubbi della pro

Coraline

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LA STORIA I genitori di Coraline non hanno tempo per farle compagnia, essendo impegnati tutto il giorno a lavorare. Ma un giorno la bambina scopre, all'interno della loro nuova villetta rosa, una piccola porta che conduce ad un mondo parallelo : qui i suoi genitori sono affettuosi, i pranzi e le colazioni sopraffini, i giocattoli incantati, il giardino meraviglioso. L'unica cosa strana è che tutte le persone hanno bottoni al posto di occhi. I guai cominciano quando "l'altra madre" vorrà cucire i bottoni anche addosso a Coraline... COMMENTO La trama, essendo nata dal romanzo del geniale Neil Gaiman , non può che essere ottima! Si tratta di un'originale e intelligente favola dark , che ad un certo punto si trasforma in incubo (proprio per questo, non è assolutamente adatta a bimbi piccoli). I pupazzi di Henry Selick sono espressivi e animati benissimo, livelli altissimi sono toccati nella resa del giardino incantato e della cameretta magica di Coral

"Colorare la vita" ha ispirato una creazione artistica!

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Qui sopra potete ammirare una bambola in cernit creata dalla bravissima Bohemien (andate a vedere il suo blog: troverete un magico luogo popolato dalle sue originali creazioni!). La cosa che mi rende particolarmente orgogliosa è che questa bambola rappresenta la Dama Velata ... ovvero, la protagonista di un mio racconto basato su una leggenda di Milano ! Sono proprio contenta di questa collaborazione e ne approfitto per ringraziare l'artista che l'ha resa possibile!! La Dama, come vedete, è ispirata un po' alle creature Tim Burton (come La Sposa Cadavere ), ma l'amica Bohemien ci ha soprattutto messo il suo stile personale. Se volete leggere qualche info in più sulla sua creazione e vedere altre foto, cliccate qui .