Rurouni Kenshin - Kenshin samurai vagabondo

Rurouni Kenshin - conosciuto in Italia come Kenshin samurai vagabondo e in America come Kenshin samurai X - è il mio manga preferito in assoluto.

In questo post vi avevo parlato della mia passione per i manga, soprattutto per Rumiko Takahaski, che adoro. La sensei Takahashi è la mia mangaka preferita, perché nel complesso ogni sua storia presenta personaggi bellissimi e idee geniali. Devo ammettere che purtroppo nessuna delle sue opere (prese singolarmente) raggiunge la perfezione di Rurouni Kenshin, manga di Nobuhiro Watsuki.

Sì, secondo me Rurouni Kenshin è il fumetto perfetto. Questo perché, oltre ad avere caratteristiche comuni ad altri capolavori (cioè personaggi caratterizzati con maestria, disegni bellissimi, storia intrigante) è riuscito dove altri hanno fallito: Nobuhiro Watsuki conclude la sua storia nel momento esatto in cui doveva essere conclusa, senza tirarla per le lunghe. E per lui non dev'essere stato facile visto il successo dell'opera in Giappone, che lo avrebbe potuto spingere ad allungare il brodo a oltranza. E invece...!  Kenshin samurai vagabondo ha una storia intensa, dettagliata come quella di un romanzo, una storia che ti coinvolge dall'inizio alla fine e che ha una conclusione meravigliosa e impeccabile.

La storia di Rurouni Kenshin
(attenzione agli spoiler)

Premessa sul protagonista: Kenshin

La storia parla di Kenshin Himura, un ronin, cioè un samurai solitario che non serve nessun padrone e per questo è costretto a vagabondare per tutto il Giappone.
Kenshin è un protagonista anomalo: nonostante sia uno spadaccino non è né alto né muscoloso. Al contrario, è di bassa statura, gracile e coi tratti del viso un po' femminei. In più, una grande cicatrice a forma di croce solca la sua guancia sinistra. Nella vita quotidiana ha sempre un sorriso cordiale stampato in faccia e dei modi molto gentili, perfino formali.


Una cosa curiosa è data dal fatto che sia pure un buon "uomo di casa", nel senso che spesso lo vediamo intento a fare il bucato e a cucinare (tra l'altro meglio delle protagoniste femminili!).

Vedendolo, nessuno può immaginare che in passato sia stato il leggendario assassino Battosai. La sua vera natura riappare quando è costretto a combattere per difendere le persone che lo circondano: in quei momenti si trasforma, diventando un combattente imbattibile.
Inoltre, la cicatrice sulla sua guancia nasconde un dramma personale, perché è legata alla morte della sua prima moglie.
Kenshin in un'immagine di repertorio :-) Quand'era ancora Battosai

Quindi, in passato Kenshin è stato un sicario e come tale ha ucciso centinaia di persone. Lo faceva però per un ideale, e cioè per partecipare alla rivolta che cambiò profondamente il Giappone nel XIX secolo. Allora c'era ancora un'organizzazione feudale che comportava una forte diseguaglianza tra ceti sociali.
Kenshin e altri samurai ambizioni combatterono per instaurare l'era Meiji, che secondo i loro ideali sarebbe stata foriera di uguaglianza e apertura all'Occidente. In realtà si rivelerà anche un'era corrotta, per cui Kenshin nei confronti del nuovo governo - che lui stesso ha contribuito a fondare - si dimostra spesso critico. A dimostrazione di ciò, non accetta nessuno degli incarichi prestigiosi che gli vengono offerti, diventando invece un samurai vagabondo.

Una volta iniziata l'era Meiji, Kenshin promette a sé stesso di non uccidere più nessuno, combattendo solo per proteggere le persone in difficoltà. Perciò si munisce della mitica spada a lama invertita, suo marchio di fabbrica: un'arma che non può uccidere perché la lama è sul dorso.

Passati circa 10 anni dal suo passato di assassino, Kenshin all'età di 28 anni, dopo parecchio tempo, torna della capitale Edo, ormai diventata Tokyo. Qui si imbatterà nella spadaccina Kaoru, una ragazza di diciassette anni molto coraggiosa che sta rischiando di perdere il suo dojo, cioè la palestra in cui vive e in cui ha imparato l'arte della spada. Kenshin la aiuta e da qui ha inizio tutta la vicenda.

I tre cicli principali della storia

- La prima parte è costituita dal ciclo di Tokyo: Kenshin decide di rimanere per un po' con Kaoru, per aiutarla nella gestione del dojo. In questo periodo conosce molti altri amici: il simpaticissimo attaccabrighe Sanosuke Sagara, lo scatentato Yahiko Myojin - ragazzino di 10 anni che Kaoru prenderà come allievo - l'affascinante dottoressa Megumi Takani, nonché le dolci Tae e Tsubame, che lavorano all'Akabeko, il ristorante preferito dal gruppo di amici.
Kenshin con Kaoru, Sanosuke e il piccolo Yahiko
Dal suo passato emergeranno però anche ex nemici, come il capitano Saito Hajime, e Aoshi Shinomori, il capo dei leggendari ninja Oniwabanshu.
Sono due personaggi molto carismatici e col tempo diventeranno alleati di Kenshin, pur mantenendo i loro caratteri fieri e spigolosi.
Saito
Aoshi
Questo ciclo si interrompe quando viene assassinato il ministro degli interni del Giappone (fatto storicamente vero) e quindi Kenshin decide di recarsi a Kyoto, dove si trova il mandante dell'assassino, l'ex samurai ambizioso Shishio Mokoto.
Siamo alla fine del settimo volume. Kenshin deve lasciare i suoi amici e tornare a essere un vagabondo. L'unica persona a cui dice addio è Kaoru, la ragazza che aveva deciso di accoglierlo pur conoscendo il suo passato di assassino.
"Sono un samurai vagabondo... e ancora una volta vagabonderò. Sayonara" dice Kenshin a Kaoru in una delle scene più famose del manga!

- La seconda parte è il ciclo di Kyoto. Kenshin parte per questa città e durante il viaggio conosce Misao Makimachi, una ragazzina di sedici anni che ne dimostra circa tredici, ma nonostante ciò è una ninja molto agile e spavalda.
La ninja Misao
Misao è alla ricerca di Aoshi, il capo dei Ninja Oniwabanshu (per cui la ragazzina ha una vera e propria adorazione). Con lei Kenshin arriva a Kyoto e dopo varie peripezie decide di ritornare dal suo vecchio maestro di spada Hiko Seijūrō, per apprendere gli ultimi segreti della tecnica Mitsurugi Hiten.
Qui ci sono delle parti a mio parere molto divertenti, perché Hiko Seijūrō è l'esatto contrario di Kenshin: è alto, muscoloso e molto pieno di sé. In effetti, è l'unica persona verso la quale Kenshin si dimostra davvero insofferente!
Il maestro Hiko Seijūrō
Nel frattempo, anche Kaoru, Yahiko, Sanosuke arrivano a Kyoto per aiutare Kenshin, inizialmente a sua insaputa.
Kaoru e Yahiko avranno una parte importante nell'aiutare Misao e gli altri abitanti della città a domare il grande incendio provocato dalla banda di Shishio, mentre Sanosuke e Saito (giunto anche lui a Kyoto in quanto capitano della polizia) aiutano Kenshin a combattere Shishio in persona e la sua leggendaria banda delle Dieci Spade. Inoltre Kenshin riuscirà a sconfiggere Aoshi, che era passato dalla parte di Shishio, per riportarlo dalla piccola Misao.

Shishio e i suoi scagnozzi: ognuno di questi "cattivi" è caratterizzato con maestria.
Molti di loro evolvono caratterialmente nel corso della storia.
Alla fine del combattimento Kenshin torna a Tokyo insieme a Kaoru, Yahiko e Sanosuke, tra le lacrime di Misao che - pur essendo contenta del ritorno dell'amato Aoshi - voleva passare più tempo con i nuovi amici di Tokyo.
Questo ciclo, nel complesso, è quello più ricco di azione e combattimenti.

- Il terzo e ultimo ciclo - il ciclo del Jinchu - è il più intenso e drammatico.
Cosa vuol dire Jinchu? Jinchu è la "vendetta degli uomini", cioè una vendetta personale di un uomo nei confronti di un altro uomo. Si contrappone al "Tenchu", cioè la "vendetta del cielo", ovvero la vendetta divina che evocavano i samurai per uccidere gli oppositori dell'era Meiji. Proprio in nome del Tenchu, in passato Kenshin ha ucciso molti uomini e ha provocato indirettamente la morte della sua prima moglie, Tomoe, che è la sorella del fortissimo Enishi.
Enishi. I suoi capelli sono diventati bianchi a seguito della morte della sorella.
Enishi irrompe nella vita di Kenshin proprio quando quest'ultimo aveva trovato un po' di serenità. Tornato da Kyoto, decide di stabilirsi a Tokyo invece di continuare a vagabondare; ha capito che sparendo di nuovo renderebbe infelici i suoi amici. Comincia a socializzare di più, ad aiutare Yahiko negli allenamenti con la spada e lui e Kaoru si comportano come se fossero "marito e moglie", come dice Sanosuke.
Purtroppo, però, Enishi ricompare dal suo passato per vendicare la sorella Tomoe. 

A questo punto della storia si colloca un blocco di episodi conosciuto come "il capitolo dei ricordi", pagine molto suggestive in cui Kenshin ricorda il suo passato come Battosai, un periodo in cui l'odore del sangue ha rischiato di farlo diventare folle.
L'incontro con Tomoe e il successivo matrimonio lo salvarono, ma la stessa Tomoe nascondeva un segreto che comporterà il tragico epilogo della loro storia...
Tomoe, morta per salvare la vita a Kenshin
Ma torniamo al presente.
Il piano di Enishi è uccidere Kaoru, ma siccome ha più o meno la stessa età che aveva Tomoe quando è morta, non riesce a farlo. Però fa credere a Kenshin di averla uccisa, facendolo precipitare in uno stato di depressione che lo porta sull'orlo della morte. Dopo molte insistenze, si rialzerà solo per salvare il piccolo Yahiko in pericolo di vita.

Nel frattempo, Aoshi e Misao arrivano a Tokyo e, proprio grazie alle indagini di Aoshi, si scopre che Kaoru è ancora viva.
Kenshin - finalmente tornato in sé - Sanosuke, Yahiko, Megumi, Saito, Aoshi e Misao si recano nell'isola dove Kaoru è intrappolata. Ognuno ha un ruolo nella battaglia contro gli scagnozzi del nemico, ma la differenza la farà Kenshin nello scontro finale con Enishi. Dopo un lungo combattimento, Kenshin lo sconfigge, ma com'è nella sua filosofia decide di non ucciderlo.

L'ultima volta che lo vediamo, Enishi ha in mano il diario di Tomoe, che Kaoru ha avuto l'idea di consegnargli con la speranza di fargli capire i veri sentimenti della sorella verso di lui e verso Kenshin.
Kenshin e Kaoru.
Qua Kaoru sembra indifesa, ma in realtà anche lei è una spadaccina!

Il finale di Kenshin samurai vagabondo

Il finale è un meritato happy ending :-)

Meritato perché Kenshin, durante la sua vita, ha passato così tanti momenti drammatici che si merita di essere felice!
Nell'ultimo episodio lo vediamo sposato con Kaoru e padre del piccolo Kenji, un Kenshin in miniatura.
Il piccolo Kenji Himura *___*
Sono passati cinque anni dallo scontro con Enishi e anche Yahiko è cresciuto, diventando un bel ragazzo di quindici anni.
Non è bellissimo?

Yahiko ha un cuore forte e coraggioso, ma anche buono, per cui Kenshin decide di regalargli la sua spada a lama invertita, tramandandogli anche la sua visione del combattimento: battersi per proteggere le persone che ci circondano e non per uccidere.

Conclusioni personali

Kenshin samurai vagabondo è un'opera che presenta momenti divertenti, ma anche parti molto intense, e di certo averlo letto durante l'adolescenza e poi più volte quando sono diventata adulta mi ha insegnato molto.

Kenshin, dopo la morte della moglie, avrebbe potuto lasciarsi andare, uccidersi oppure diventare un assassino senza scrupoli né ideali. Invece continua la sua battaglia per creare un mondo migliore e, con l'instaurazione dell'era Meiji, diventa un semplice vagabondo.

Avrebbe potuto accettare incarichi importanti nel governo ma non l'ha fatto. Potrebbe vantarsi delle sue capacità straordinarie, come il suo maestro Hiko Seijūrō, e invece mantiene sempre un profilo basso, perfino dimesso. Anche se molte cicatrici hanno solcato la sua esistenza, ha sempre un sorriso buono e cordiale sulle labbra.

Il suo modo di fare può insegnare molto a chiunque. Ma non solo, Kenshin impara anche dagli altri, e infatti saranno Kaoru e gli altri amici a fargli capire che, nonostante gli errori del passato, si merita di essere felice legandosi alle persone che gli vogliono bene, senza continuare a scappare.

Rurouni Kenshin è una storia redenzione, di come si possono superare le ferite del passato per raggiungere la felicità, ed è un cammino lungo e difficile, spesso doloroso. Ma nessuno può pensare di raggiungere la felicità senza lottare.

INFO SPECIALI!!
Materiale e novità su Rurouni Kenshin!

Allora, per i fans di Kenshin la buona notizia è che c'è altro materiale da godersi oltre al manga originale!

Inanzi tutto, però, vi parlo di dove comprare il manga. Se non siete ancora Kenshin-addicted ma volete diventarlo, potete procurarvi facilmente tutta la collezione on-line: sono solo 28 volumetti.
Questo è lo shop della casa editrice: http://www.starshop.it/
Mancano però alcuni volumi. Potete acquistare quelli mancanti su Ebay o Amazon, oppure procurarvi l'intera collezione su Ebay. Io ho fatto proprio così: ho partecipato a un'asta e ho fatto un vero affare, comprando l'intera serie a un prezzo megaconveniente!!
Kenshin in versione animata
Oltre a ciò, come vi accennavo c'è altro materiale. Vi faccio una breve carrellata, ma sono argomenti in cui voglio tornare con post specifici.

Di Kenshin esiste un anime (cartone) giapponese, più due serie di OAV che Si chiamano Kenshin Samurai Vagabondo: Memorie Del Passato e Ruroni Kenshin - Meiji Kenkaku Romantan Seisohen (conosciuto sul mercato statunitense come Samurai X: Reflection).
Il primo OAV parla del capitolo dei ricordi che vi dicevo prima e ok, necessariamente non sarà molto allegro ma almeno segue la traccia del manga.
Reflection, invece, non rispecchia per niente lo stile dell'originale (quella speranza di felicità di cui ho parlato prima), anzi è piuttosto depressivo nonostante si collochi dopo la redenzione di Kenshin.
Presenta un finale diverso del manga, triste e del tutto arbitrario, che lo stesso Nobuhiro Watsuki non ha apprezzato, dichiarando di aver sempre pensato a un happy ending per il suo samurai vagabondo.
Insomma, NON ve lo consiglio!!

Rurouni Kenshin Kaden
Sul versante cartaceo, abbiamo un libro illustrato con delle splendide immagini del grande Nobuhiro Watsuki, nonché una breve storia inedita dal titolo Haru ni sakura. E' ambientata poco dopo il finale del manga, e descrive un picnic sotto i fiori di ciliegio, a cui partecipano Kenshin, Kaoru, il loro figlioletto Kenji, Megumi, Aoshi, Misao, Yahiko, Tsubame... ma manca qualcuno... Sanosuke? Che fine avrà fatto? Lo scopriamo in una sua buffa lettera alla fine della storia! :-)
Questo art book si chiama Rurouni Kenshin Kaden e non è stato edito in Italia, può essere comprato nei siti di e-commerce menzionati sopra.

A proposito di episodi brevi, Nobuhiro Watsuki nel 1999 ha pubblicato un altro breve episodio Extra intitolato La battaglia di Yahiko (Yahiko no Sakabatou). In Italia non si trova, si può leggere on line oppure in appendice ai volumi americani.
Parla del quindicenne Yahiko, che Kaoru (sempre vivace e bisticciona nonostante la maternità) spedisce per un mese a insegnare scherma in un'altra palestra. Il nostro spadaccino si rivelerà all'altezza delle aspettative, riuscendo a sedare un attacco nel modo meno violento possibile, cercando in tutti i modi di non ricorrere a inutili spargimenti di sangue. E una volta tornato, la prima cosa che farà è tornare dalla cara Tsubame all'Akabeko!


Uno dei prodotti più sorprendenti e amati dai fan (me compresa), comunque è... il film! E' uscito nel 2012 in Giappone.
Sì, un film live action, con attori in carne e ossa.
Non era facile, ma l'attore che interpreta Kenshin - Takeru Sato - sembra l'incarnazione di Kenshin...
o___O
Davvero!
Io voglio bene a quest'uomo *___*
Vi parlerò del film in un post a parte, posso solo dirvi che ve lo stra-consiglio, anche a chi non ha mai letto il manga. E' un film bellissimo per chiunque. Azione, fotografia eccellente, combattimenti spettacolari, una storia coinvolgente e profonda, attori superbi. Si trova in giapponese coi sottotitoli in inglese.
E in questo momento in Giappone si sta girando il seguito!!
E' LUI!!!
Infine, mi sono tenuta la novità più succosa per il gran finale.
L'anno scorso, nel 2012... NOBUHIRO WATSUKI HA RICOMINCIATO A DISEGNARE KENSHIN.
Si tratta di un reboot, un rifacimento dei primi volumi del manga. Una specie di Wat if, un "cosa sarebbe successo se"... i protagonisti del fumetto si fossero incontrati in circostante un po' diverse.
Si chiama Kenshin Kinema Ban in Giapponese, Kenshin Restoration in inglese.
Sono 2 volumi in tutto, in Giappone è uscito il primo e sta per uscire il secondo.
In America è uscito il primo... e io l'ho già comprato su Ebay ^___^'
Can't wait!! Chissà quando uscirà in Italia... intanto me lo leggo in inglese e quanto prima lo recensirò su queste pagine!

I disegni sono mega-spettacolari, eccovi qualche anteprima!!



Commenti

Veronica ha detto…
Post stupendo e dettagliatissimo! Mi hai fatto tornare indietro a tanti bei ricordi. Io ho acquistato il fumetto un bel po' di anni fa, quando orami era già concluso, e l'ho letto tutto di seguito - insomma, senza aspettare le uscite mensili.
Secondo me Kenshin è da considerarsi un unicum nel panorama manga, dato che è breve, conciso e mescola perfettamente i generi, risultando molto verosimile e dando quel realismo che io ricerco sempre in un manga.
Le storie dei ronin e dei samurai in generale mi piacciono moltissimo. In libreria ho anche Vagabond; Inoue è sì bravo ma lentissimo! :)
Gabe ha detto…
anche se non sono appassionata di fumetti,mi complimento per il post molto esauriente
buona domenica, cara
Vele Ivy ha detto…
@Vero: hai proprio ragione quando parli di unicum nel panorama dei manga! E' proprio così!
Ero sicura che anche tu fossi una fan di Kenshin... adesso non puoi perderti il film!!

@Gabe: grazie!! Buona domenica!

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