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Visualizzazione dei post da novembre, 2014

I deliziosi delitti di Little Town - Gaia Conventi

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Nella giungla di internet mi è fortuitamente capitato di imbattermi in un libro - come dice il titolo stesso - delizioso:  I deliziosi delitti di Little Town di Gaia Conventi . L'ho scoperto grazie al sito eBook Gratis : il titolo mi ha incuriosita,le prime righe mi hanno convinta, così sono andata avanti nella lettura... e tutto il resto del libro ha dato conferma alla mia intuizione! Si tratta di una serie di racconti collegati tra loro: nelle storie si avvicendano personaggi ricorrenti, cioè gli abitanti di Little Town, un piccolo paesino di confessione battista. Dietro alla facciata perbenista, ogni abitante ha il suo scheletro nell'armadio : una vena di psicopatia che sembra non risparmiare proprio nessuno! Nonostante questo, Gaia Conventi ha un modo di narrare così lieve e accattivante che ti rende simpatici perfino gli artefici dei più efferati delitti. Ti sembra di essere lì, a Little Town, un momento a condividere marmellata di mirtilli e il momento dopo a temer

Battuta di caccia - Jussi Adler Olsen

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Battuta di caccia : un libro ricco di ritmo e suspense, che racconta la depravazione di un branco di giovani ricchi e viziati. Diverso tempo fa  Marsilio Editori  mi ha inviato un romanzo da recensire (ringrazio vivamente il loro ufficio stampa!) e quindi eccomi a parlare di "Battuta di caccia" del danese Jussi Adler Olsen . Si tratta del secondo libro dedicato alla Sezione Q : cliccate di seguito per leggere la recensione del primo, "La donna in gabbia" . Ritroviamo la coppia di "sbirri" Carl e Assad , personaggi riuscitissimi e divertenti come nel precedente romanzo. Al duo si aggiunge l'assistente Rose , irresistibile nei suoi atteggiamenti buffi e a tratti demenziali (irresistibile per il lettore ma non per Carl, visto che non si potrebbe definire esattamente una bellezza seducente). Il libro si sviluppa col ritmo e la suspense già apprezzati ne " La donna in gabbia ". Se possibile, però, la tematica principale è ancora più angos

Curiosità nipponiche: la scelta dei nomi

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Quando ho chiesto alla mia corrispondente Keyko come si scrivesse il mio nome in Giapponese, lei mi ha spiegato che non c'è un solo modo per farlo. Nella lingua nipponica, infatti, la stessa sillaba può essere scritta con caratteri ( kanji ) differenti e acquisire così significati diversi. Ecco come Keyko mi ha spiegato la scelta dei nomi in Giappone (se la sintassi vi sembra un po' strana, considerate che è una giapponese che scrive in una lingua totalmente diversa dalla sua!): " Rispetto al nome della persona, e' il desiderio dei genitori che  dà  significato,  piuttosto . Certamente, penso che anche i tuoi genitori  avessero un bellissimo  desiderio. Allora, se scrivi il tuo nome  in  giapponese, puoi scrivere  col  "kanji"  coerente al desiderio di tuoi genitori. " Bello, vero?!? In Occidente ormai il significato di quasi tutti i nomi è andato perso, ma a me piace pensare che possa rispecchiare il desiderio dei genitori nei confronti